Concorso “Scuole in transizione 2013“ promosso dal Circolo Fiorentino per la Decrescita Felice


Sono stati premiati tutti i 6 lavori che sono giunti all’indirizzo indicato nell’apposito bando. Ogni lavoro rientra in una sezione che sintetizza la sua peculiarità.   

La cerimonia di premiazione si terrà sabato 25 maggio alle ore 16 presso la Sala delle Leopoldine in piazza Tasso a Firenze alla presenza di Cristiano Bottone, co-fondatore di Transition Town Italia.

1    Sezione “ dialogo tra scuola e territorio “, classe 3° B della Scuola Secondaria di primo grado “ Ippolito Nievo “ di San Casciano in Val di Pesa, prof.ssa Maria Giovanna Parra.
Realizzazione di un tg di classe per raccogliere informazioni dai cittadini sulla raccolta differenziata e sugli orti urbani a San Casciano.

2    Sezione “contenuto originale sul picco del petrolio “, classe 3° C della Scuola Secondaria di primo grado “ Ippolito Nievo “ di San Casciano in Val di Pesa, prof.ssa Ursula Dollfus.
I ragazzi sono ritornati nel passato per intervistare Einstein sul picco del petrolio. Inoltre, tre ragazzi provenienti dal futuro arrivano a San Casciano: i ragazzi del 2013 vogliono sapere come sarà la vita nel 2030 con poco oro nero.

3   Sezione “orto a scuola“, classe 2° C della Scuola Secondaria di primo grado “ Ippolito Nievo “ di San Casciano in Val di Pesa, prof.ssa Ursula Dollfus.
Nelle lezioni di scienze gli alunni hanno realizzato e curato un orto nel giardino della scuola. Su un quaderno ricerche sulle piante, schede e ricette.   

4    Sezione “autoproduzione e filiera corta”, classi 1° C e 1° A della Scuola Secondaria di primo grado “ Accursio da Bagnolo “ di Impruneta, professoresse Elisa Sampaolo e Daniela Di Matteo.
Le due classi, suddivise in piccoli gruppi, presso i propri orti e produttori locali hanno ricercato gli ingredienti a km O per realizzare vecchie e tipiche ricette. In un incontro che ha coinvolto docenti e famiglie sono stati presentati e assaggiati i piatti autoprodotti dai ragazzi. Un esempio per uno stile di vita sostenibile e l’occasione per rafforzare i legami di amicizia.  

5    Sezione “le buone pratiche a scuola“, classe 3° B della Scuola Secondaria di primo grado “ Accursio da Bagnolo “ di Impruneta, prof.ssa Simona Bianchi.
I ragazzi hanno attuato una serie di buone pratiche per rendere più  sostenibile la loro scuola: la cura delle piante da appartamento, l’orto in una serra del giardino della scuola, la raccolta differenziata in classe, il recupero di mobili vecchi per arredare le aule, le iniziative scaturite dall’adesione alla Rete Regionale Flauti Toscani ( carpooling, abbattimento delle barriere architettoniche, pagamento dei biglietti dei concerti musicali con una risma di carta e non con il denaro, ecc. ).

 6    Sezione “scuole in rete per la sostenibilità“, la Rete Regionale Flauti Toscani, i professori Gloria Lucchesi, Federica Baronti, Antonio Bersanti e Paola Saponara con oltre 100 alunni di 14 scuole medie della Toscana. Scuola capofila la Scuola Secondaria di primo grado “ Accursio da Bagnolo “ di Impruneta.
La redazione di un decalogo per le scuole della rete, 10 regole da mettere in pratica oltre la musica: collaborazione, rispetto delle persone e dell’ambiente, ecologica e parsimoniosa, equa e musicale, condivisione, creatività, innovazione, non solo classica, autofinanziamento, integrazione. 

Un mondo in positivo - ciclo di incontri - 10 aprile 4 maggio - Biblioteca Scandicci

MDF-Firenze sarà ospite sabato 20 aprile alle ore 10 assieme al gruppo Transition Towns. Vedi maggiori dettagli nel programma sotto. 







Rubrica in diretta della Decrescita Felice ogni lunedi alle 15:30 su La Cosa web-channel - a partire dal 8 aprile







Avrà inizio oggi, lunedì 8 aprile, alle ore 15,30, la rubrica sul tema della Decrescita Felice, in diretta ogni settimana su La Cosa web-Channel.

Ospiti del primo appuntamento Matteo Majer, Giorgio Fontana, Giulio Ferrara e Massimo Montelatici del Movimento per la Decrescita Felice di Padova.

Nel corso della puntata si parlerà del significato di “decrescita felice” e degli aspetti enonomici, sociali, ambientali connessi. Si discuterà dei diversi modi possibili per vivere secondo il concetto della decrescita felice (autoproduzione, consumo a KM.0, risparmio energetico, recupero del valore del saper fare e del condividere, ecc.) e verranno raccontate alcune concrete esperienze realizzate nel territorio di Padova, come l'avvio di un orto sinergico per l'autoproduzione alimentare e l'esperienza del G.A.S. (gruppo di acquisto solidale) di Madriola.

La rubrica settimanale si propone come una sorta di raccoglitore di esperienze sul tema della decrescita, con apporti di contatti, segnalazioni e testimonianze di chiunque voglia prenderne parte raccontando la propria personale esperienza o quella del proprio territorio. L'obiettivo è quello di far conoscere le realtà del territorio nazionale che operano secondo decrescita e metterle in contatto tra loro, in modo che la condivisione rafforzi i risultati raggiunti dai singoli e che l'informazione ci permetta di riappropriarci della nostra sovranità con scelte più consapevoli ed etiche nel quotidiano.

Chi vorrà intervenire nel corso della puntata potrà rivolgere le proprie domande o esprimere le proprie considerazioni tramite la chat ufficiale (dal sito www.beppegrillo.it/lacosa) oppure richiedere di partecipare alla video chat scrivendo a lacosa.beppegrillo@gmail.com
In questo caso occorrerà avere un account di posta elettronica con gmail, una piccola video camera, un paio di cuffiette e un microfonino (è sufficiente l'auricolare del telefono cellulare).

Per seguire la diretta:

oppure:
www.youtube.com cerca: La Cosa live (direct link: http://www.youtube.com/watch?v=GTxnSxNu9KM )

www.resetradio.net “ascolta reset”: cliccare play 

http://www.ustream.tv/channel/la-cosa-live - con sottoscrizione ad un social network

Vi aspettiamo ogni lunedì  alle 15,30!!

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Politica e decrescita - estratto dal manifesto/appello di MDF

Per sostenere una politica economica e industriale fondata sulla decrescita selettiva degli sprechi e delle inefficienze occorre una nuova leva di politici, antropologicamente diversi da quelli che si sono formati nei partiti di destra e di sinistra o nelle loro associazioni collaterali, non omologati sul dogma della crescita, culturalmente estranei alle dinamiche politiche del secolo scorso, guidati nelle loro scelte dall’analisi e dalla risoluzione dei problemi. Già se ne stanno formando. I loro incubatori sono i movimenti di resistenza alla costruzione di grandi opere pubbliche e alla privatizzazione della gestione dei servizi sociali, che sono le due linee strategiche su cui si è saldata l’alleanza tra grandi società e partiti di tutti colori con l’obbiettivo di avviare una nuova fase di crescita, dapprima con la costruzione di grandi opere pubbliche finanziate a debito dalle istituzioni statali e successivamente con la cessione a società private della gestione dei servizi pubblici essenziali (acqua, energia, rifiuti, sanità, scuola, trasporti) a copertura dei debiti accumulati dalle istituzioni per finanziare la costruzione di grandi opere pubbliche. La resistenza della Val di Susa alla costruzione della ferrovia ad alta velocità e le vittorie nei referendum contro il nucleare e la privatizzazione dei servizi idrici dimostrano che, nonostante la disparità delle forze in campo, la partita è iniziata e si può giocare.