Un altro mondo - Cinema Odeon - martedi 27 gennaio ore 21


alla presenza del regista Thomas Torelli

Odeon Firenze, in collaborazione con Terra Nuova Edizioni, Essere Pace e Tempio per la Pace, presenta l'evento speciale UN ALTRO MONDO, alla presenza del regista Thomas Torelli.



L'umanità sta attraversando un periodo di "crisi" profonda in cui cresce il desiderio di vedere dei cambiamenti nel mondo. Siamo pronti? Ci piace il mondo in cui viviamo oggi? Quali sono le sue contraddizioni? Come possiamo migliorare? Siamo sicuri che siamo il popolo più evoluto che sia mai vissuto su questa terra? Esiste una relazione tra ciò che ci accade e quello che pensiamo? Se è così, possiamo modellare la realtà e farla funzionare a nostro favore? Che tipo di mondo vorresti?


Un Altro Mondo vuole essere un documentario illuminante e rivelatore, che si occupa di grandi questioni legate al nostro futuro possibile. A partire dal presente, l'analisi va indietro nel tempo alla ricerca di civiltà come i Maya e i nativi americani che si sono sviluppate in modo diverso ma dalle quali abbiamo molto da imparare; società sterminate da noi in nome dello "sviluppo" e della "modernizzazione", ma che oggi vengono prese da esempio per insegnarci molto su noi stessi, sul nostro presente e sul futuro che ci stiamo costruendo.

Questi antichi popoli, anche se a migliaia di chilometri di distanza e in momenti diversi della storia, sono simili non solo nel loro modo di rapportarsi con la natura, con l'altro e con il cosmo, ma soprattutto perché la loro visione del mondo "illuminata" anticipa ciò che alcuni scienziati contemporanei hanno a lungo sostenuto: tutto è vivo e interconnesso. I Maya si salutavano l'un l'altro con il detto tradizionale "In Lak'ech", che significa "Io sono un altro te stesso" o "Io sono te, tu sei me".

Oggi, la scienza moderna e la fisica quantistica hanno confermato che, in effetti, tutto nell'universo è energia e che non vi è separazione tra l'osservatore e ciò che viene osservato. Tutto è collegato, tutto è vivo e quindi tutto vibra. L'acqua, esposta a stimoli diversi, come le emozioni umane, le parole o anche la musica, risponde alle vibrazioni, si trasforma e comunica formando bellissimi cristalli (dalla ricerca del Dr. Masaru Emoto, il ricercatore giapponese che abbiamo avuto onore di intervistare nel suo ufficio a Tokyo).

Una verità sorprendente che rivela la nostra naturale capacità di modellare la realtà. L'universo ed i principi scientifici della fisica quantistica affermano che l'uomo è una creatura perfetta che potrebbe essere andato fuori strada a causa di uno stile di vita imposto da un sistema di valori che in realtà non gli appartiene. Capire come e perché questo è accaduto e che cosa possiamo fare a questo proposito è l'idea che si nasconde dietro il nostro documentario. Forse ora, travolti da questa crisi finanziaria e sociale globale senza precedenti, ci stiamo muovendo in una direzione diversa. I venti del cambiamento sono su di noi e una nuova Era di consapevolezza deve iniziare. È come se l'uomo finalmente risvegliasse la sua vera identità, la sua naturale capacità di creare la propria realtà, abband! onando le ntamente il dualismo mente-corpo che caratterizza gran parte del pensiero moderno. Questa nuova umanità cosciente sta finalmente mettendo in discussione l'idea di sviluppo, l'idea che i progressi della tecnologia, della scienza e l'organizzazione sociale producano automaticamente un miglioramento della nostra condizione. Questa frattura ci sta facendo riscoprire le nostre origini ancestrali e antichi sentimenti, dove la felicità non è associata alla materia ma allo spirito. È tempo per noi di "vivere" questa consapevolezza, come i nostri antenati hanno fatto tanti anni fa. Il momento è arrivato, Un Altro Mondo è possibile.
Martedì 27 gennaio ore 21 alla presenza del regista Thomas Torelli
Cinema Odeon | Piazza Strozzi | Firenze
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Sabato 24 gennaio Genuino Clandestino e Terra Bene Comune: NO EXPO - piazza Tasso

Vi invitiamo a partecipare numerosi con la preghiera di diffondere più possibile, grazie.




 
Sabato 24 Gennaio 2015, Piazza Tasso, Firenze
Giornata di mobilitazione e critica sociale al modello imperante di sfruttamento del territorio e del lavoro strettamente interconnesso con lo sviluppo sbagliato e incontrollato della viabilità urbana, dei parcheggi sotterranei, della stazione per l'alta velocità, degli inceneritori... insomma Grandi Opere che puntualmente si dimostrano utili solo per chi le ha concepite e realizzate.

A Milano, lo sfruttamento del territorio assume anche una veste ideologica con il modello proposto/imposto dall'EXPO 2015 per promuovere in modo molto accattivante l'Agrobusiness delle Multinazionali e della GDO (grande distribuzione organizzata), modello dove cemento, debito, lavoro precario e cibo sempre e comunque a volontà sono i protagonisti.

Lo slogan di Expo 2015 è infatti "...nutriamo il pianeta",

Noi diciamo
 

Lasciamo che il pianeta si nutra da solo!

Infatti ancora oggi l'agricoltura contadina di piccola scala, condotta soprattutto da donne, nutre il 70% del mondo utilizzando solo il 30% delle risorse naturali come acqua, suolo e energie fossili, mantenendo la biodiversità, la fertilità dei suoli e i saperi antichi.

Mentre l'agroindustria intossica la nostra terra, accaparrandosi il 70% delle risorse per arricchire pochi e sovralimentare un quinto della popolazione mondiale.

Expo 2015 è una Grande Opera, un eufemismo per dire che è una Grande Speculazione concertata tra potentati economici e ceto politico. In questo sistema, da una parte il pubblico garantisce i finanziamenti, un quadro normativo favorevole e addirittura rimborsa i mancati profitti privati causati dal protrarsi (voluto per far lievitare i costi) dei lavori; dall'altra il privato incamera gli utili ritornandone parte ai complici politici sotto forma di tangenti. È una speculazione commerciale che sfrutta la grande vetrina espositiva per promuovere immagine, marchi, vendite; è una speculazione edilizia e immobiliare che a fine Fiera vedrà moltiplicato il valore dei terreni pubblici requisiti, di quelli privati espropriati a prezzi stracciati, e anche di quelli di proprietà di alcuni soci del consorzio concessionario acquistati a prezzi sopravvalutati (un conflitto di interessi non poteva mancare!); è una speculazione industriale perché può procedere in deroga alle normative aumentando a dismisura i profitti dei concessionari privati e perché vi sono collegate opere (autostrade, vie d'acqua) la cui connessione con Expo è del tutto pretestuosa; è una speculazione finanziaria che confisca enormi ricchezze pubbliche dirottandole verso gli oligopoli privati; ed è naturalmente una speculazione sul lavoro perché viene legittimato l'ampio ricorso a quello precario e gratuito.
 È il modello Grandi Opere, uno schema in funzione ovunque in Italia e attraverso il quale il capitale non si "limita" più a sfruttare la forza lavoro e a scaricare nell'ambiente le scorie dei suoi processi produttivi, ma utilizza direttamente il territorio come materia prima da manipolare per la propria valorizzazione. In questa prospettiva il territorio non costituisce più un insieme vitale di significati e di risorse economiche, culturali, sociali, ma solo l'input inerte in un processo di arricchimento privato. Per le comunità le conseguenze sono devastanti perché su di loro si scaricano tutti gli elevatissimi costi del sistema: quelli riguardanti l'ambiente, la salute, le relazioni sociali, le condizioni e le possibilità di vita, la cultura, il futuro.
 L'intensità di tale depredazione di qualsiasi forma di ricchezza sociale ha ormai assunto l'aspetto di una bulimia compulsiva che lascerà tra breve priva di risorse la gran parte di una società le cui modalità di convivenza e di auto-riproduzione, del resto, non funzionano più da tempo. A meno che…

Giornata promossa da Genuino Clandestino, Mondeggi Bene Comune

Per aderire all'iniziativa scrivere un post nell'evento facebook:
 https://www.facebook.com/events/351497874975040/?pnref=story

RESTART PARTY con CICLOFFICINA - Isolotto - Firenze - sabato 24 gennaio

sabato 24 gen, 15:30 - 18:30
Circolo Arci Isolotto, Via Maccari 104, Firenze


Il gruppo Restarter Firenze e FIAB Firenze in Bici invitano...
... porta con te il telefono rotto, la stampante malfunzionante, l'elettrodomestico che ti fa disperare, e impara a ripararli con l'aiuto di tutor esperti ... oppure vieni con la tua bicicletta per un corso gratuito di riparazione e manutenzione della bici ...
L'evento è GRATUITO e APERTO a tutte/i
in collaborazione con l'associazione #LiberaInformatica
media partner #TerraNuova

IRIRIA Nina Tierra - 16 gennaio ore 20.15 - Odeon Firenze




Odeon Firenze, in collaborazione con TerraNuova Edizioni e Tempio per la Pace, presenta venerdì 16 gennaio ore 20.15 il film-documentario IRIRIA NINA TIERRA,alla presenza del regista Carmelo Camilli.
“IRIRIA è una bambina grassa dalla cui carne il dio SIBÖ decise di creare la terra, dopo di chè seminare è creare la vita…” Comincia cosi il racconto di IRIRIA — NIÑA TIERRA che, dal ritratto della comunità BRIBRI-CABECAR della riserva indigena di Alta Talamanca in Costa Rica, fonde cosmovisione e attualità, giornalismo e antropologia, documentario e cinema. Le voci degli innumerevoli personaggi, dall’AWÁ (sciamano curatore) agli anziani saggi, dal Professore di Cultura BRIBRI della scuola di COROMA al governo locale ADITIBRI, ci raccontano di una terra viva che sente e vede grazie agli spiriti della foresta, del mare, dell’uragano e degli animali; e che ci parla tramite i suoi eventi naturali come i terremoti, le inondazioni e il riscaldamento globale che affrontiamo oggi con frenetica disperazione. La natura stessa (quale personaggio principale del documentario) ci accompagnerà con il suo impatto visivo e la sua incantevole energia, nell’analisi culturale del comportamento dell’uomo rispetto all’ambiente in cui vive, quale radice dei problemi ambientali a cui dobbiamo far fronte nel XXI secolo. Un viaggio che attraversa cosmovisione, spiritualità, difesa della terra, comportamento umano, rottura degli equilibri, interpretazione e lettura dei disastri naturali, dal locale all’universale. Dall’analisi del rapporto uomo-terra, ormai non più sostenibile, si delinea una visione di un futuro in cui un cambiamento, culturale ancor prima che tecnologico, sarà imposto dalla forza di IRIRIA se l’uomo non sarà capace di cambiare in tempo.
Niña Tierra, is a documentary that through a Cosmovision of the indigenous community Bribri-Cabecar that lives in the nature reserve of Alta Talamanca in Costa Rica, reflects the difficult relationship between the man and the earth. An analysis, from the local to the universal, of the “cultural” root which is the base of the environmental problems that the planet is facing in this era.
Carmelo Camilli, di professione cameraman, per anni ha operato a Roma come cameraman freelance per importanti aziende video, finché ha iniziato a lavorare per l’agenzia stampa ‘Reuters’. Sensibile ai temi ecologici, ha prodotto il documentario ‘Iriria-Niña Tierra’, il suo primo lavoro come produttore e regista.
IRIRIA NINA TIERRA (Italia, 72′) – Un film di Carmelo Camilli
- Venerdì 16 gennaio ore 20.15 – Cinema Odeon | Piazza Strozzi | Firenze


Presentazione della collana "I precursori della decrescita" - Terzani: verso la rivoluzione della coscienza a cura di Gloria Germani - 15 gennaio libreria IBS

Giovedì 15 gennaio 2015 ore 18.00
Libreria IBS via de' Cerretani 16/R
Presentazione del volume della collana diretta da Serge Latouche 
I precursori della decrescita
Terzani: verso la rivoluzione della coscienza a cura di Gloria Germani
Jaca Book
Ne parlano con la curatrice: 
Giuliana Mieli, filosofa, psicologa, autrice di Il Bambino non è un elettrodomestico;
Giuseppe Cognetti, Filosofo, Università di Siena, autore di L'Età Oscura, attualità di Renè Guènon 
Jacopo Storni del Corriere della Sera 

Terzani. Verso la rivoluzione della coscienza

Testimone dell'espansione di tre grandi potenze (Stati Uniti, Cina e Giappone), durante i suoi viaggi Tiziano Terzani (1938-2004) ha però incontrato anche un'altra Asia, caratterizzata da una saggezza radicata in culture e spiritualità non violente. L'incontro con la cultura indiana, in particolare, è stato la scintilla del suo cambiamento personale, che lo ha portato a vivere la decrescita su se stesso, nello spirito e nel comportamento. Le sue opere educano a un convivere non violento e armonico tra le culture, e auspicano che l'uomo sia protagonista di una nuova mutazione, che lo renda più attento all'interiorità e meno attaccato alla materia, più impegnato nel suo rapporto con il prossimo e meno rapace nei confronti del resto dell'universo.